T CORTE GIACOBBE SOAVE DOC CL75
T CORTE GIACOBBE SOAVE DOC CL75
Cantina: Dal Cero
Vitigno: Garganega
Grado alcolico: 12,5% vol
Temperatura di servizio: 10°-12°C
Formato: 75 cl.
Vigneti che circondano l’antica Corte Giacobbe, situati nella zona collinare di Roncà, alle pendici dei 2 vulcani spenti Calvarina e Crocetta, est di Soave, Veneto.
Terreno calcareo, ricco di basalto e tufo grigio e nero di origine ocenica.La vendemmia rigorosamente manuale inizia tra la seconda e la terza settimana di settembre, e dopo una breve criomacerazione (24 ore a 5°C), inizia la fermentazione in acciaio ad una temperatura controllata di 16°C.
Almeno tre mesi in contenitori di acciaio inox, batonage delle fecce nobili una volta alla settimana e riposo di almeno 45 giorni in bottiglia. Variegato ventaglio olfattivo: melone maturo e arancia gialla, gelsomino e camomilla affiancati da un vegetale di rosmarino e fieno di montagna. Piacevole, avvolgente ed equilibrato; persistono il melone e gli agrumi dal finale fresco e sapido, accompagnati da una mandorla essiccata. Spiccata mineralità dovuta alla vallata d’origine. Piacevole anche fuori dai pasti come aperitivo, abbinamento ideale con primi, carni bianche, pesce e verdure
DEGUSTAZIONE
Colore: giallo paglierino con riflessi verdolini.
Profumo: melone maturo e arancia gialla, gelsomino e camomilla affiancati da un vegetale di rosmarino e fieno di montagna
Gusto: piacevole, avvolgente ed equilibrato; persistono il melone e gli agrumi dal finale fresco e sapido, accompagnati da una mandorla essiccata
ABBINAMENTI: Ottimo come aperitivo, abbinamento ideale con primi, carni bianche, pesce e verdure
La storia di questa cantina inizia nel 1934 quando Augusto Dal Cero acquista nel comune di Roncà un terreno molto particolare, dominato da due vulcani spenti: Crocetta e Calvarina. Sa che lo aspetta un lavoro duro su quei terreni in salita, ma lui non è un tipo che si spaventa se c’è da faticare.
Per avere quel terreno così fortemente voluto ha dovuto vendere un altro terreno nel Comune di Montecchia di Corsara.
I due vulcani sono lì da più di 40 milioni di anni e il tempo li ha rimodellati, ma lassù ancora si calpesta una terra scura, quasi nera, fatta di lava e tufo. E’ la memoria geologica delle continue eruzioni e colate basaltiche finite nelle acque del mare che, al tempo, stava intorno ai due vulcani. Quando la lava incandescente finiva all’improvviso nell’acqua determinava la tessitura di tipo vetroso delle rocce che ancora formano quel terreno.
Augusto non si intende di geologia, ma di uva si. Il suo istinto gli dice che se dissoda il terreno boscoso sulla sommità dei vulcani e ci pianta una vigna potrà beneficiare di una terra ricca di elementi. All’inizio degli anni ’80 , Dario e Giuseppe, i figli di Augusto, rivolgono le loro attenzioni alla Toscana, a Cortona, in una terra di grandi tradizioni vitivinicole. E’ qui che decidono di dedicarsi alla produzione di grandi vini rossi.
Acquistano la Tenuta Montecchiesi, e decidono di impiantare nuove varietà di vigneto in aggiunta all’esistente Sangiovese. Dagli ettari iniziali, con il passare degli anni e grazie a intuito e capacità , moltiplicano per cinque gli ettari della Tenuta di Montecchiesi dedicati alla vite.
In tempi recenti alle due storiche tenute la famiglia Dal Cero aggiunge una terza tenuta: in Valpolicella, su un territorio che è distante solo 15 chilometri da Soave ma completamente diversa in termini di formazione geologica. Questa operazione, realizzata dalla terza generazione della famiglia Dal Cero – Davide, Nico e Francesca – è il segno più tangibile della continuità del lavoro di famiglia: rispetto dei valori della terra, sostenibilità, rapporto diretto con il suolo e con le sue qualità.