TENUTA SAN GUIDO GUIDALBERTO 2020 TOSCANA IGT CL 75
TENUTA SAN GUIDO GUIDALBERTO 2020 TOSCANA IGT CL 75
Cantina: Tenuta San Guido
Vitigno: 60% Cabernet Sauvignon 40% Merlot
Grado alcolico: 14% vol.
Temperatura di servizio: 18-20°
Formato: 75 cl.
Vino dal colore rosso rubino. Al naso spiccano sentori di frutti di bosco, macchia mediterranea , spezie e qualche nota di caffè. Al palato è pieno e gradevole con tannini morbidi.
Cernita e accurata selezione a mano dei grappoli e acini, mediante tavolo di cernita. Soffice pressatura e diraspatura dei grappoli per evitare la rottura degli acini e cessione eccessiva di tannini. Fermentazione alcolica in tini di acciaio inox a temperatura controllata mantenuta intorno a 26-28°C, senza alcuna aggiunta di lieviti esterni. Le macerazioni di questa annata sono state di circa 12-15 gg per le uve di Merlot e di 10-13 gg per le uve di Cabernet Sauvignon, così da limitare l’eccessiva cessione tannica in un’annata certamente non povera di antociani. Frequenti rimontaggi e délestages hanno consentito di ricavare una maggiore espressione aromatica dei mosti. Anche la fermentazione malolattica, iniziata ai primi di Novembre, è stata completamente svolta in tini di acciaio, al termine della quale i mosti sono stati messi in barrique per l’affinamento. Al completamento della fermentazione malolattica il vino è stato posto in barrique di rovere francese, e in piccola parte di legni americani, per un periodo di 15 mesi.
Abbinamenti gastronomici : ottimo con carni arroste o alla griglia. Primi piatti con condimenti a base di ragù di carne. Ideale con formaggi stagionati.
La Tenuta San Guido prende il nome da San Guido della Gherardesca vissuto nel XIII secolo. Si trova sulla costa Etrusca tra Livorno e Grosseto, nella Maremma resa celebre dai versi di Giosuè Carducci e si estende per 13 chilometri dal mare fin dietro le colline.
Mario Incisa, creatore del Sassicaia, ha tratto ispirazione da suo prozio Leopoldo Incisa della Rocchetta.
Nicolò suo figlio, amministratore della Tenuta San Guido da quarant’anni, l’ha tratta da Guidalberto della Gherardesca, suo quadrisnonno.
Quest’ultimo, vissuto agli inizi dell’Ottocento nel Bolgherese è stato pioniere di un’agricoltura moderna, celebre anche per aver piantato il famoso Viale dei Cipressi.
Così Nicolò Incisa spiega la scelta del nome e della creazione del nuovo vino:
“La nascita di questo secondo vino ha alle spalle almeno tre motivi:
La volontà di cimentarci con un’uva da noi mai utilizzata, il Merlot, il desiderio di offrire al consumatore un prodotto che possa essere apprezzato più giovane e infine l’opportunità di poter selezionare ulteriormente le uve da destinare al Sassicaia”